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La multinazionale 3 la prova


di iltiralatte
19.10.2024    |    1.615    |    0 8.0
"-Potrà capitare però che lacustode in servizio sottoposta a monta sia proprio Mira..."
LA PROVA
Theo tentò un’ultima protesta:
-Ho lavorato duramente per raggiungere questa posizione, non è giusto subordinarla ad una prova tanto crudele.
Gli rispose Ivan:
-Crudele? Tutti noi l’abbiamo affrontata, superata e siamo qui presenti senza neppure un graffio,
-Si senza graffi ma io mi sono sposato ieri! Amo mia moglie!.
-No bello lo contraddisse Mark. Non attacca. Tutti siamo innamorati delle nostre donne e tutti viviamo il periodo di servizio come una necessità dolorosa ma indispensabile.
-E allora? Io mai neppure ho sfiorato Mira!
Questa volta fu il turno di Luca a parlare:
-Io avevo uno zio veneto: “Buso era e buso resta” (era un buco e resta un buco) diceva. Perché tu dovresti godere di un particolare trattamento?
Theo si arrese: crollò sulla sua poltroncina piangendo e tenendosi la testa tra le mani:
-Avete vinto – singhiozzò – se devo mostrare la mia solidarietà affronterò la prova delle mutandine.
Attese una buona mezzora per fermare le lacrime e ricomporsi un po’.
Gli altri non stavano più facendo caso a lui che si alzò e raggiunse le donne nel salone li accanto.
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Le donne stavano amabilmente conversando tra loro quando Theo le raggiunse ed evidentemente nessuna di loro aveva affrontato la questione del turno forse dandola per scontata.
Mira Lisa e Zoe formavano un crocchio a parte rispetto alle altre donne.
Theo si avvicinò cogitabondo.
-Mira devo parlarti.
-Certo caro ma non potresti attendere un minuto.
-Zoe sta raccontandomi di un interessantissimo aneddoto: pensa che un suo amico, incerto tre le calze nere e quelle azzurre ne ha indossata una per tipo.
-Molto interessante! Zoe scusa ma qui è a rischio il nostro matrimonio.
-Ma cosa duci amore: cosa c’entra il nostro matrimonio? Non dovevano optar …
Theo afferrata con decisione la moglie per un braccio la trascino ad un paio di sedie in fondo al salone lontane da qualsiasi possibile interferenza.
-Mi hai fatto male! Non ti sapevo così violento.
Si lamentò Mira:
-Cosa può esserci di così tremendo in un paradiso come questo?
-Ascoltami bene Mira, la riunione di cooptazione è andata bene; ufficialmente in questo momento sono un membro del direttivo con diritto di voto!
-Beene! Allora ce l’hai fatta!
Mira si precipitò ed ad abbracciare ed a baciare il marito per congratularsi con lui.
-No amore non è così festosa la cosa.
-Per diventare effettivo dovrei toglierti ora le mutandine ed appenderle in una certa teca!
-Strana richiesta! Comunque non ci sono problemi: me le sfilo o devi provvedere tu di persona?
-Comunque il risultato sarebbe lo stesso –sollevandosi la gonna – Fai pure! Più tardi, quando questa uggiosa riunione sarà terminata,, sarò già pronta per te: ci troveremo un bel posticino appartato e faremo la nostra prima scopata in un angolo di paradiso.
-Non è proprio così Mira. Tu non capisci, le mutandine in realtà sono un simbolo.
-Un simbolo? E quale di grazia?
-Io appendendo quelle mutandine in bacheca autorizzo te a tradirmi fin da subito con Alex e lui a fare di te la sua amante. Comprendi ora?
-PORCOOO! Cosa mi stai domandando? Di andare a scopare con un altro senza neppure aver mai fatto l’amore con te?
-Non se ne parla proprio.
-Mira credimi, io mi sono battuto ma quelli sono stati inflessibili: senza quella mutandine posso sognarmi il posto da dirigente e, anzi, rischio il licenziamento.
-Ti credevo una persona seria Theo, un bravo ragazzo.
-Non otterrai il posto da dirigente? Fatti tuoi: IO VOGLIO IL DIVORZIO.
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Urlando questa frase che infrangeva tutti i suoi sogni Mira abbandonò il marito e raggiunse il grippo di donne che si era nel frattempo compattato.
-Devo salutarvi tutte ragazze. Io abbandono l’isola.
Sollecita Zoe si interessò:
-Cosa succede Mira? Ti abbiamo osservato mentre ti alteravi con tuo marito.
-Quel porco voleva togliermi le mutande per esporle in bacheca neanche fossero un trofeo.
Lisa la osservò pensosa:
-Ah già. La cerimonia delle mutandine. Te le sei lasciate togliere?
-Ma cosa mi domandi Lisa? Certo che me le sono tenute.
-Mi ha anche spiegato il significato e le conseguenza di quel gesto! Io non sono una puttana!
Intervenne Anna:
-Ma Mira, qui nessuna di noi lo è.
-Intendi forse affermare che non sei mai stata l’amante di Alex? Io so che questo è solo un gioco da porci, uno scherzetto ma costerà a mio marito suo moglie.
-Ora voglio correre immediatamente in terraferma a domandare il divorzio così che in futuro Theo impari che le mogli non vanno trattate da prostitute.
Lila si accigliò:
-Qui non ci sono prostitute, anzi il loro accesso è vietato nell’isola
Emma la sostenne:
-Mira, carissima, qui siamo solo donne che cercano di sostenere i loro uomini. Non puoi giudicarci così.
-Cosa vorresti dire Emma?
-Alex è psichicamente debole ma, quando ha una donna vicino, si risolleva e diviene quel genio che ha tramutato una piccola ditta bersaglio della mafia politica in questa multinazionale che mantiene tutti agiatamente,
-Purtroppo è vero: il servizio presso di lui comporta anche un piccolo sacrificio notturno.
-Le prime volte arricci il naso ma poi ti abitui e non ci fai più caso: anzi!
-Dopo un po’ inizi ad apprezzare l’uomo e quasi ti rincresce abbandonarlo per tornare da tuo marito certa che nel frattempo ti sia rimasto fedele.
Si intromise Elsa:
-Proprio una mancanza di fedeltà alla moglie in servizio è costato il posto al vostro predecessore: la compagnia è categorica in proposito.
Concluse Zoe:
-Capisci cara? Il nostro è un sacrificio, almeno inizialmente, quello si, ma credimi vale la pena di essere affrontato!
-Ma non rischiate di rimanere incinte? Cosa fate portate un cuculo tra i vostri figli? Non ho notato farmacie sull’isola.
-Beh ad un paio di noi è capitato.
Due mani si alzarono mentre Zoe continuava:
-Ma il piccolo è tuo, non puoi non volergli bene, chiunque sia il padre e se tuo marito si sentisse cornuto hai sempre l’isola come valvola di sfogo che ti consentirà di ridurlo alla ragione.
-Del resto Alex è una persona intelligente: fare un figlio con lui da un certo punto di vista è un privilegio.
-Quindi a vostro parere dovrei sottomettermi ed accettare la situazione?
Un coro di “SI” le rispose.
-Oramai ti siamo tutte affezionate e non intendiamo rinunciare a te.
Concluse Zoe
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Mira tornò verso il fondo della sala e scoprì che Theo non si era proprio mosso.
Dimentico del mondo che lo circondava era rimasto seduto e perso nei suoi pensieri. fallimentari
Gli si piazzò davanti ed ostentatamente si abbassò le mutandine:
-Queste ti servono? Va bene, queste avrai ma ora via quella faccia: io voglio un marito felice.
In un attimo aveva restituito sogni e carriera al marito che prese al volo quell’indumento prima che lei potesse cambiare idea e, dopo averla dato un bacio reso frettoloso dall’entusiasmo, corse ah appenderlo nella teca.
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Gli uomini erano tuttora presenti nel loro salone e naturalmente approvarono in pieno l’impresa di Theo.
Enzo gli porse una chiave:
-Da questo momento avrai libero accesso alla camera di Alex in qualsiasi momento: sia di giorno che di notte!
-Potrà capitarti di trovarlo mentre si sta scopando la custode di turno,
-In questo caso parlagli tranquillamente: non avrà bisogno neppure di smettere di chiavare per prestarti la dovuta attenzione e risponderti correttamente.
-Potrà capitare però che lacustode in servizio sottoposta a monta sia proprio Mira.
-Devi quindi concludere la cerimonia.
- Non girare il coltello nella piaga Enzo, già sono geloso di mio e tu mi parli di Alex che scopa Mira!
.Peggiorerà ulteriormente amico mio: dovrai assistere di persona alla prima monta, proprio per vincere la tua riottosità.
-Ora vai a prendere tua moglie e conducila qui.
-Tutti insieme vi accompagneremo alla camera di Alex dove tu la spoglierai completamente e gliela infilerai nel letto.
-- A questo punto noi vi lasceremo soli. Assisti con calma a quella copula: fai magari finta che si tratti di un film porno.
-Quando avranno terminato lascia pure la stanza senza attendere Mira. Lei da oggi inizia il suo turno da custode.
Theo non disse una parola.
Assentì col capo e col cuore in tumulto si recò lentamente a prendere ja sua amata per condurla al sacrificio del loro amore.

FINE
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